l progetto nasce con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma tecnologica abilitante (Virtual Destination Tour) per offrire al turista la possibilità di immedesimarsi in un nobile del XVII secolo per vivere le esperienze (incontri culturali) nei luoghi (fisici) attraverso l’interazione con avatar dei personaggi.
Il progetto si inquadra nel settore delle tecnologie per l’innovazione dell’industria creativa, dei contenuti e dei media sociali e tecnologie per la sicurezza informatica e risponde all’obiettivo dei proponenti volto a costituire una nuova piattaforma tecnologica, conoscenze e abilità atte ad innovare in maniera sostanziale il settore del turismo culturale.
Il filo conduttore della realizzazione progettuale e dei dimostratori sarà un Virtual Destination Tour (VDT), ovvero un tour esperienziale nel quale il turista avrà la possibilità di immedesimarsi in un nobile del XVII secolo per vivere le esperienze (incontri culturali) nei luoghi (fisici) attraverso l’interazione con avatar dei personaggi, studiosi, artisti dell’Italia meta del Grand Tour, ovvero destinazione finale del lungo viaggio nell'Europa continentale, effettuato dai ricchi giovani dell'aristocrazia europea, che poteva durare da alcuni mesi fino a svariati anni.
Nello specifico il progetto prevede lo sviluppo delle metodiche per la realizzazione dei contenuti, la realizzazione della infrastruttura tecnologica per la gestione dei contenuti, la realizzazione delle postazioni per la fruizione delle esperienze, strumenti di analisi del gradimento dell’esperienza da parte del turista, la raccolta del materiale per produrre dei format didattici ed editoriali tematici.
L’obiettivo finale del progetto è quello di realizzare una piattaforma tecnologica abilitante per poter erogare una nuova modalità di fruizione del patrimonio culturale sia fisico che immateriale (Virtual Destination). Si vuole pertanto realizzare una piattaforma ICT per il settore applicativo del cultural heritage che sfrutti, integri e superi le potenzialità tecnologiche per l’innovazione dell’industria creativa, dei contenuti e dei media sociali.
In termini di risultati prototipali, saranno sviluppate 2 tipologie di strutture per erogazione di esperienze: una prima – virtual staging in loco - in ambiente controllato (es. dentro un museo o uno spazio pubblico chiuso), una seconda per ambienti outdoor. Il progetto, inoltre, svilupperà e sperimenterà un pacchetto software fruibile mediante dispositivi indossabili di display a realtà virtuale, supportata da un server di backstage su cloud (e ridondato localmente).
