Negli ultimi anni, grazie ai fondi stanziati dal PNRR, il settore culturale italiano ha registrato una significativa accelerazione nei processi di digitalizzazione del patrimonio conservato nei luoghi e istituti culturali nazionali. Questi finanziamenti, relativi al sub-investimento PNRR M1C3 1.1.5 Digitalizzazione del patrimonio culturale, attuato dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della cultura nell’ambito del Programma Next Generation EU, rappresentano un’importante opportunità per valorizzare e rendere fruibili le risorse culturali del Paese attraverso le tecnologie digitali.
Abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con diverse realtà impegnate a rinnovare la propria offerta culturale. Il nostro obiettivo è portare innovazione e qualità a ogni progetto, trasformando gli istituti coinvolti in laboratori digitali all’avanguardia.
Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo avviato numerosi cantieri in alcuni dei più prestigiosi istituti culturali italiani. Al Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli è in corso una vasta attività di catalogazione e acquisizione di oltre 40.000 beni, per un totale di circa 130.000 risorse digitali. Tra le collezioni più rilevanti spiccano i 20.000 disegni e stampe del conte trentino Carlo Firmian e la preziosa collezione De Ciccio, composta da circa 1.300 pezzi di pregio, tra cui galanterie, vetri, bronzetti, avori e smalti medievali, paramenti sacri, tessuti e ricami, argenti di uso liturgico, ceroplastiche, oltre ad una selezione di oggetti archeologici e un raffinato gruppo di maioliche e porcellane. Il progetto, avviato a settembre 2024, sarà completato entro giugno 2026.
Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, situato nel suggestivo Palazzo Ferretti, stiamo digitalizzando oltre 5.000 reperti che spaziano dalla preistoria all’epoca romana. Tra questi, si trovano busti in marmo, coppe di vetro con decorazioni dorate e fibule in bronzo. Il progetto, che terminerà a luglio 2025, è accompagnato da un’ampia campagna di catalogazione.
Presso la Biblioteca Teresiana di Mantova abbiamo installato due scanner planetari per digitalizzare oltre 76.000 file. Il fondo comprende periodici locali, tra cui pubblicazioni satiriche come Al bagai: umoristico pupazzettato mantovano e La tor dal sucar: Osservatorio umoristico della vita mantovana – Zuccherino settimanale. Sono inclusi anche periodici storici, alcuni dei quali di epoca fascista, e numeri unici, oltre alla digitalizzazione di una Bibbia Ebraica e al lavoro di schedatura del fondo archivistico Attilio Mori.
Grazie alla vincita dei bandi promossi da Invitalia e dalla Digital Library, volti alla digitalizzazione di un ampio patrimonio culturale comprendente le tre categorie di “Carte e archivi fotografici”, “Oggetti museali” e “Microfilm di documenti archivistici e bibliografici”, abbiamo inoltre avuto l’opportunità di collaborare con altri istituti culturali beneficiari di questi fondi.
Nel 2024 abbiamo infatti avviato rilevanti interventi di digitalizzazione, collaborando con istituti culturali e archivi di grande prestigio. Ne sono un esempio la Biblioteca Marciana di Venezia, di cui cureremo la digitalizzazione, metadatazione e catalogazione del fondo antico dei manoscritti, e l’ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, per il quale abbiamo iniziato la digitalizzazione dei fondi documentali storici.
Questi interventi rappresentano non solo un’occasione unica per valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale, ma anche un contributo concreto alla transizione digitale del settore culturale italiano.
Continuate a seguirci per aggiornamenti sui progetti in corso e sui numerosi cantieri del PNRR che prenderanno il via nel 2025!