HERIBITS, “Heritage Best Practice Models and Crowdfunding Intelligence to enable the Culture Economy” è un progetto che ha come obiettivo quello di prototipare una piattaforma software su web in grado di accompagnare in modo efficace l’intero processo della selezione, progettazione, attuazione e gestione di iniziative di innovazione culturale, garantendo i seguenti benefici:
- l’integrazione sostenibile nel tessuto sociale, attraverso una partecipazione diretta degli stakeholders interessati;
- l’efficacia socio-economica, mediante metodologie oggettive ed efficaci di impact assessment;
- la qualità strutturale ed organizzativa, attraverso il raccordo tra progetti similari, e il confronto con modelli di successo certificati;
- la condivisione “dal basso”, anche nella forma di un supporto di medio-lungo termine, operativo ed economico, alla realizzazione e alla gestione dei beni e dei servizi attivati.
A questo fine HERIBITS metterà a punto tecniche finalizzate di crowdsourcing e opinion mining, di analisi e matchmaking progettuale, di rating socio-economico dell’impatto progettuale e di social crowdfunding, adattando e raffinando le metodologie esistenti, ed integrandole in modo originale per le finalità del progetto.
L’esigenza nasce dal fatto che il nostro Paese vive, in parallelo con il “luttuoso sperdimento” indotto dalla crisi economica, una cronica incapacità di impegnare e spendere efficacemente le copiose risorse comunitarie e nazionali per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate. Il solo programma comunitario 2014-2020 assegna all’Italia risorse strutturali per le politiche di coesione pari a 41.5 mld di euro, una parte consistente delle quali indirizzate a tematiche quali la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, la promozione delle identità e il turismo culturale.
Di fatto risultano praticamente assenti metodologie strutturate che assicurino:
- un confronto efficace con la società civile nel processo di selezione delle iniziative da promuovere;
- criteri oggettivi per la selezione delle iniziative con maggior impatto socio-economico;
- l’allineamento dei progetti alle best practices di settore;
- il coordinamento dei processi programmatori, onde evitare duplicazioni e mancanza di massa critica;
- modelli di seeding della società civile in cui l’investimento pubblico serva a catalizzare processi dal basso ove i beneficiari dell’innovazione compartecipano all’investimento e alla gestione di medio e lungo termine delle infrastrutture create.
Il Risultato finale del progetto è la realizzazione di una piattaforma “tecno-sociale” di collective awareness: una piattaforma sociale, ovvero aperta ad istanze dal basso, e collaborativa, cioè in grado di gestire l'integrazione di più attori, in particolar modo quelli della società civile, a supporto delle pubbliche amministrazioni e delle loro tecnostrutture dedicate. Al suo interno la piattaforma ospita quattro moduli applicativi specializzati, o moduli tecnici:
- per il crowdsourcing delle idee progettuali,
- per la loro ottimizzazione tecnico-organizzativa,
- per la loro valutazione di impatto,
- per il crowdfunding e la compartecipazione da parte degli stakeholders di riferimento, che supportano i principali snodi del ciclo di vita dei progetti.
La piattaforma rappresenterà la base per l’erogazione di servizi consulenziali rivolti agli enti territoriali (secondo modelli di servizi cloud e di cessione di tecnologie) e a numerose tipologie di soggetti privati.
In un contesto che vede (nel solo settore della cultura e dell’identità) un mercato di sbocco diretto che ammonta a ca. 200 ml di € per l’Italia, e circa 10 volte tanto a livello europeo, esiste una importante opportunità di mercato che il progetto mira a soddisfare, con l’obiettivo di intercettare il 3-5% della capacità di spesa esistente, almeno a livello nazionale.
REGIONE TOSCANA
BANDI RSI - POR FESR 2014-2020
BANDO n. 2 adottato con decreto dirigenziale n. 3389 del 30/07/2014 e ss.mm.ii