Sabato 18 maggio, in occasione dell’avvio della gestione a cura di WWF Oasi, il Museo della Biodiversità di Monticiano apre finalmente le sue porte al pubblico e diventa attivo patrimonio dell’intera comunità senese e non solo.
Posto all’interno della Riserva Naturale dell’Alto Merse, una delle 14 che costituiscono il Sistema di aree protette della Provincia di Siena, il Museo della Biodiversità di Monticiano rappresenta il completamento di un impegnativo percorso di valorizzazione delle risorse naturali del territorio, intrapreso dall’Amministrazione provinciale da oltre un paio di decenni.
Il Museo, assieme al Centro Direzionale ed Educativo del Sistema delle Riserve Naturali, è situato all’interno del complesso della ex-fabbrica Ciulli in Monticiano.
Space, in raggruppamento con le aziende Rangoni, Elettromeccanica senese, META, Fox Factory e Tecnosistemi, ha curato in qualità di capogruppo la realizzazione di un progetto di alto profilo, ideato per gli aspetti architettonici ed allestitivi dallo Studio Guicciardini e Magni e guidato dalla direzione scientifica del prof. Luigi Boitani. All’arch. Giancarlo Lombardi si deve la progettazione di alcune varianti museografiche e la Direzione Tecnica di Cantiere, in affiancamento alla Direzione Lavori curata dall’arch. Giuseppe Di Giacomo. Al prof. Alessandro Chiarucci il ruolo di coordinamento dei consulenti esperti di settore e del Comitato scientifico.
La vocazione del Museo è ambientale e naturalistica, in integrazione ed a supporto del Sistema delle Riserve, ed ha come scopo primario quello di trattare il complesso tema della biodiversità in maniera accessibile al grande pubblico.
La revisione e validazione dell’intero messaggio comunicativo del Museo è stata curata dal prof. Mario Tozzi.
Il Museo racchiude in sé un altissimo valore didattico e attraverso l’interazione, l’uso della multimedialità e del gioco conduce l’utente alla comprensione del perché sia necessario proteggere la biodiversità, in tutte le sue forme, dall’eccessivo impatto delle attività umane.
Il percorso museale si articola su due piani, per una superficie complessiva di circa 720 mq.
Il piano terra si snoda attraverso 6 sezioni. Partendo dalla grande ricchezza di biodiversità del territorio senese il discorso si allarga poi verso una prospettiva mondiale affrontando il tema della biodiversità per mezzo di importanti domande: che cosa è la biodiversità, dove si trova, a cosa serve e come si forma. L’ambiente dedicato all’estinzione, è un importante spazio di riflessione ed aiuta a capire perché, come e cosa dobbiamo conservare. Il percorso si conclude con una sala dedicata al tema delle aree protette come strumento primario di conservazione.
Le scale che conducono al secondo piano rappresentano un passaggio verso il territorio senese, dove 14 isole espositive identificano e descrivono le caratteristiche di ciascuna delle riserve naturali della Provincia. Qui il visitatore è immerso nella specificità ambientale e naturale delle singole riserve, ricevendo informazioni e stimoli in grado di suscitare un interesse non solo all’approfondimento museale ma anche un incentivo alla loro visita sul territorio.
Il Museo, interamente cablato, è dotato di sistemi di amplificazione e diffusione audio sia puntuali che di sala. Molte le tipologie di fruizione ed interazione per veicolare una enorme quantità di contenuti ed informazioni rigorosamente scientifiche, in uno spazio di grande modernità dove la tecnologia e l’ambiente si integrano in perfetta armonia.
Il Museo, che rappresenta nel panorama europeo e oltre un’iniziativa sicuramente unica, sarà gestito da WWF Oasi, società del gruppo WWF, assieme al Centro Direzionale ed Educativo del Sistema delle Riserve Naturali ed alla foresteria denominata Gonna 2.
L’intero complesso, in grado di accogliere addetti ai lavori, studiosi, scuole, turisti e campi estivi del WWF dedicati ai più piccoli, si candida quindi a divenire un punto di riferimento centrale per l’educazione ambientale e la scoperta di un territorio di inestimabile valore e bellezza.