La mostra, in programma fino al 30 settembre ai Musei Civici di Palazzo Pianetti, vuole illustrare il rapporto intellettuale e di amicizia tra il celebre artista di Urbino e l'umanista Angelo Colocci, nativo di Jesi.
Nel progetto espositivo, curato da Giorgio Mangani, Francesco Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella e Paolo Clini, ci è stato affidato il racconto dell’incontro tra i due mondi e le due sensibilità del giovanissimo talento e del grande erudito, dal cui confronto nacque il progetto iconografico della Stanza della segnatura Vaticana.
I visitatori verranno introdotti ai temi salienti della mostra ed alle biografie di Raffaello e Colocci dalla voce di personaggi olografici che interpretano i due protagonisti del Rinascimento nel momento del loro incontro a Roma. Il racconto viene enfatizzato e puntualizzato da immagini, animazioni ed effetti grafici, in una multiproiezione immersiva che apre il percorso espositivo e ne suggerisce le linee tematiche principali.
Al tema del collezionismo di Colocci è dedicata una seconda applicazione multimediale interattiva, che tramite un monitor touch screen consente di scoprire i principali volumi della ricca biblioteca di Colocci, espressione dei suoi vasti interessi di studio e del suo culto per gli antichi e la loro eredità.
La mostra è stata organizzata dal Comune di Jesi per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello, ed è stata realizzata in collaborazione con i Musei Vaticani e l’Università Politecnica delle Marche, con il sostegno della Regione Marche, del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 500 anni della morte di Raffaello Sanzio, della Regione Marche e della Fondazione Cariverona; il progetto di allestimento è stato curato da Marchingegno.
Per info: https://raffaelloecolocci.it/