Il Museo Storico della Liberazione, allestito nei locali dell’edificio di via Tasso che nei mesi dell’occupazione nazista di Roma furono utilizzati come carcere dalla Polizia di sicurezza tedesca e del servizio di sicurezza (Sicherheitdienst polizei - Sipo, Sicherheitsdienst - Sd) sotto il comando del tenente colonnello Herbert Kappler, ha voluto rivedere il proprio spazio virtuale per rendere accessibili ambienti di visita, documentazione d’archivio e molteplici contenuti multimediali.
Il nuovo sito web www.museoliberazione.it consente di approfondire la storia del comando/carcere di via Tasso, luogo in cui avvennero alcuni degli episodi più tragici della Resistenza romana. La narrazione museale è affiancata all’opportunità di effettuare una visita virtuale negli ambienti museali allestiti proprio nei locali in cui era ubicato il carcere nazista attraverso i quattro piani e di soffermarsi su una galleria di media particolarmente significativi per il racconto.
La sezione dedicata al patrimonio storico documentale e alle risorse digitali propone l'opportunità di conoscere e consultare il ricco patrimonio archivistico del museo, che risulta ad oggi quasi integralmente digitalizzato, attraverso documenti originali, fotografie, video e materiale documentale, potendo fruire di un collegamento diretto per le richieste direttamente al Museo. Tale collegamento consentirà di mettere a disposizione dell'utente la fonte richiesta rapidamente tramite uno spazio web riservato.
Ampio spazio è riservato anche ad illustrare i progetti speciali del museo e le collaborazioni nazionali ed internazionali oltre a riportare periodicamente articoli tematici e news che lo staff del museo, composto da storici, archivisti ed esperti in gestione di beni culturali, pubblicherà su diverse tipologie di temi e approfondimenti.
Nella piattaforma è inoltre integrato un modulo per lo svolgimento di webinar e dirette streaming, agganciato al canale Youtube del Museo.
La realizzazione della nuova piattaforma segue una serie di precedenti collaborazioni con il Museo effettuate sulla base delle indicazioni dei responsabili scientifici del Museo di concerto con gli organi vigilanti del Ministero della Cultura.
Nel 2014 abbiamo digitalizzato una prima parte di documenti dell'Archivio del Museo e realizzato la piattaforma di consultazione DIGILiberazione. Dal 2017 nell'ambito del progetto ViBiA- Virtual Biographical Archive - archivio virtuale dedicato alle vittime della strage delle Fosse Ardeatine - abbiamo proseguito le attività di digitalizzazione di documenti e fotografato numerosi oggetti storici appartenuti alle vittime della strage. Nell'archivio virtuale VIBIA, che ad oggi ospita oltre 20.000 oggetti digitali ubicati in diverse sedi fisiche, sono presenti oltre che i documenti conservati presso il Museo storico della Liberazione anche fonti conservate presso l'Ufficio Storico della Polizia di Stato, l’Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM), il Tribunale militare di Roma, l'Università degli studi di Macerata - Istituto di medicina legale, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC, l'Archivio di Stato di Roma, l'Archivio di Stato di Rieti. È attualmente in corso la digitalizzazione ed il trattamento archivistico di altro materiale conservato presso archivi di stato, università, associazioni e privati che confluirà all'interno di ViBiA, grazie al finanziamento del fondo italo-tedesco per il Futuro.
Visita il sito: www.museoliberazione.it