Il progetto è stato seguito e realizzato in ogni suo aspetto, dalla supervisione ai lavori architettonici alla definizione del percorso museale e dei suoi contenuti, dall’ideazione e progettazione di exhibit multimediali interattivi e di impatto emozionale alla direzione artistica dell’allestimento complessivo del museo.
Il percorso espositivo del MuMeLoc si sviluppa in modo libero e circolare, articolato tra storie di ieri e di oggi che si sviluppano intorno ad un nucleo centrale, dedicato all’eccidio del Padule di Fucecchio. Le pareti graficizzate riprendono i colori dell’acqua palustre, come il pavimento; un’area delle tracce permette ai visitatori di lasciare una testimonianza del loro passaggio.

Lungo il percorso espositivo del Mumeloc di Cerreto Guidi si trovano alcune postazioni interattive touch per la selezione di clip video. I contenuti riguardano la storia passata e attuale di Cerreto, del Padule, della campagna, oppure sono video interviste a persone del luogo sui temi della strage, della vita quotidiana, del passato e del presente.
Per la messa a punto di questi contributi sono state effettuate accurate ricerche storiche e ambientali sul territorio, oltre alla selezione di materiali di archivio e di repertorio.

Gli oggetti parlanti sono degli oggetti reali dotati di tag rfid che, appoggiati su un’apposita superficie con sensore, attivano un contributo audiovideo. Nel caso del Mumeloc, gli oggetti possono essere presi dall’esposizione e appoggiati su un tavolo, dove c’è un monitor incassato che riproduce i video dedicati. Si scoprono così le origini della nassa, del cappellotto – rivestimento superiore intrecciato della damigiana – o della ‘stampa’.

Il software di Regia museale fornito a Cerreto, oltre a regolare l'accensione e lo spegnimento centralizzato delle macchine, integra al suo interno i diversi Sistemi Autore. Da una sola interfaccia quindi l'operatore può operare sulla regia e sui contenuti delle singole postazioni multimediali.

L'immagine coordinata del Museo è caratterizzata dalle forme semplici e suggestive studiate per il logo. Il lettering divide l’acronimo in tre sillabe: quella centrale ricorda un corso d’acqua ma anche una scrittura calligrafica del pronome personale Io, nella sua forma riflessiva “Me”, a testimonianza sia della geomorfologia del territorio locale, che del vissuto storico della sua collettività. Le scelte cromatiche richiamano i colori naturali del territorio con un chiaro riferimento agli ambienti palustri del Padule di Fucecchio.
Per il Museo è stata inoltre realizzata una guida per illustrare l’offerta didattica rivolta alle scuole.