Si avvia alla chiusura il progetto di ricerca HOMEUM, che intende proporre un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico attraverso il noleggio, da parte di privati, di opere non esposte custodite nei depositi museali.
L’iniziativa prende le mosse da uno studio dell’UNESCO, secondo il quale la percentuale delle opere d’arte significative non esposte nei principali musei del mondo è pari al 70% e in Italia addirittura sfiora il 90%.
Il progetto Homeum, pertanto, mira a valorizzare i depositi museali, consentendo a privati appassionati di noleggiare ed esporre in ambienti privati, di lavoro e domestici, per periodi più o meno lunghi, opere d’arte normalmente sottratte alla pubblica fruizione dalla cronica carenza di spazi espositivi nei Musei.
L’iniziativa di ricerca intende sondare la complessità metodologica ed organizzativa di questa operazione, proponendo modelli e processi per supportare - grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata e virtuale - le fasi di selezione delle opere da destinare al prestito e l’individuazione dei luoghi candidati all’esposizione in base a requisiti di sicurezza e pregio.
Un ulteriore ambito della ricerca riguarda le soluzioni per automatizzare la filiera amministrativa, logistica e assicurativa necessaria al completamento delle pratiche di noleggio. Il progetto ha elaborato, infine, un modello di business, comunicazione e promozione in grado di consentire un efficace take-up dell’iniziativa.
Il progetto Homeum coniuga le esigenze estetiche e sociali di un’ampia platea di appassionati e quelle di divulgazione e sostenibilità dei musei: nel modello proposto da Homeum, infatti, i musei possono scegliere di beneficiare di una percentuale sui costi dei noleggi o di un servizio di digitalizzazione e catalogazione, necessario per alimentare la banca dati della piattaforma di gestione del servizio e contemporaneamente utile al settore museale per la mappatura digitale del patrimonio.
Tra i risultati del progetto spicca la realizzazione di alcuni prototipi che hanno concretizzato i modelli procedurali e tecnologici alla base dell’idea strategica: applicazioni di backstage, che sfruttano il data intelligence per supportare le funzioni di sourcing e matching, e una piattaforma web-based di front end, attraverso la quale sarà possibile gestire le diverse fasi del noleggio delle opere.
È stato inoltre progettato un modello di concept store: si tratta di uno spazio fisico in cui gli utenti possono conoscere il network dei musei aderenti al progetto, consultare il catalogo delle opere disponibili al noleggio e pregustare, grazie alla simulazione immersiva in realtà virtuale, l’esperienza estetica collegata ai propri gusti artistici.
Homeum è un’iniziativa co-finanziata dal POR CreO FESR Toscana 2014-2020 - Azione 1.1.5 - Sub-azione a1 – Bando 1 “Progetti strategici di Ricerca e Sviluppo”.